Time Lapse
La fotografia in time lapse è una particolare tecnica di ripresa nella quale il rapporto tra la frequenza di cattura dei fotogrammi è inferiore a quella di visualizzazione.

Questo permette di visualizzare un evento non percettibile direttamente dall’occhio umano come il movimento delle stelle, dei pianeti, del sole, delle nuvole, oppure il sorgere o il tramontare del sole, ecc.

Il time lapse è stato utilizzato inizialmente nella realizzazione di documentari in quanto permette di riprendere eventi dilatati nel tempo come lo sbocciare di un fiore, la crescita di una pianta, il trascorrere delle stagioni, ecc.
Per realizzare un time lapse a livello cinematografico, erano necessarie attrezzature particolarmente costose e complesse.
Dall’avvento del digitale invece le cose sono decisamente cambiate, oggi per la realizzazione di un buon time lapse è sufficiente una macchina fotografica dotata di intervallometro e alcune nozioni di base.
Oggi la tecnica del time lapse viene largamente utilizzata per la realizzazione di filmati di impatto, per spot pubblicitari e per pura passione.

Hyper lapse
La differenza fondamentale tra time lapse ed hyper lapse è il movimento della fotocamera.
Nella fotografia in time lapse la macchina è fissata si du un treppiede e non cambia il punto di vista, nella fotografia in hyper lapse invece la fotocamera si muove su di un dolly motorizzato.

Startrails
Letteralmente “scia delle stelle”, significa montare la sequenza delle immagini di un time lapse di un cielo stellato mantenendo la scia delle stelle che procedono nel moto apparente della volta celeste.

Time lapse in HDR
La sequenza di immagini può essere eseguita in SDR (Standard Dynamic Range) o in HDR (High Dynamic Range).
Ovviamente per realizzare una sequenza in HDR il numero di immagini da scattare aumenta e ci sono ulteriori passaggi di postproduzione per l’assemblaggio delle immagini HDR.
Per approfondire la tecnica HDR andate alla
 pagina dedicata a questa tecnica.

Tilt Shift
Questa tecnica viene spesso utilizzata nella realizzazione di time lapse di città.
Viene realizzata utilizzando obiettivi decentrabili e con basculaggio (Tilt and Shift), e l’effetto è quello di rappresentare la realtà come se fosse un modellino o un plastico.
Per visionare gli obiettivi con questa caratteristica andate alla pagina dedicata.

Strumenti necessari alla realizzazione di un time lapse

Per ottenere una sequenza di immagini in time lapse possiamo utilizzare una qualsiasi macchina fotografica equipaggiata di intervallometro (smartphone, compatta digitale, DSLR, ecc.), chiaramente più alta è la qualità dello strumento che utilizzeremo e migliore sarà la qualità del prodotto finale.

Una sequenza per time lapse è costituita da una serie di immagini.
Centinaia o addirittura migliaia di immagini occupano una gran quantità di spazio, soprattutto se scattate in Raw, quindi avremo bisogno di card di grandi dimensioni e con una elevata velocità di scrittura in modo da permettere alla fotocamera di svuotare il buffer il più velocemente possibile.

La creazione di un time lapse può essere semplice o complessa, questo dipende dal livello del lavoro e dalla destinazione che dovrà avere.
Un video di elevata qualità e complessità si basa su file RAW, quindi c’è la necessità di gestire questo tipo di file con software per la gestione di grosse quantità di immagini (Aperture, Lightroom, ecc.).

Se la sequenza è realizzata in HDR dobbiamo utilizzare anche software in grado di assemblare la singola sequenza di bracketing di ogni singolo fotogramma in modo da avere il file corretto per l’utilizzo (Photoshop, HDR Efex Pro, ecc.).

Dopo aver preparato tutti i singoli file nel formato corretto dobbiamo creare la vera e propria sequenza video con software di editing non lineare (Final Cut, Avid, Premiere, ecc.).

Se invece vogliamo creare un time lapse più semplice, ma di livello decisamente inferiore, possiamo scattare direttamente in JPEG in modo da non dover effettuare nessuna conversione dei file, e successivamente assemblarli con software più semplici come Time Lapse Assembler.

Se vogliamo realizzare un effetto di Star Trails in una sequenza di fotografie astronomiche possiamo utilizzare software come StarStaX per MAC o Startrails per PC

Flusso di lavoro

1 – Sessione di ripresa

Eseguire la corretta sessione di scatti per la realizzazione di un time lapse.

E’ consigliabile scattare in RAW a piena risoluzione, in quanto questo tipo di file ci permetterà, in fase di postproduzione, di effettuare qualsiasi tipo di intervento sull’esposizione e la manipolazione dell’immagine, e l’elevata risoluzione ci darà la possibilità di fare dei piccoli movimenti di camera simulando un hyper lapse.

Se parallelamente al RAW salviamo anche un file JPEG ad una risoluzione molto più bassa, potremmo assemblare un preview veloce subito dopo aver terminato la sessione di scatti.

E’ buona cosa salvare ogni sequenza di un time lapse in una cartella separata già direttamente sulle card, in modo da non perdere molto tempo in fase di importazione delle sequenze.

2 – Importazione

Dopo aver organizzato le sequenze di immagini in singole cartelle sull’hard disk, possiamo procedere all’importazione dei file RAW nel software che solitamente utilizziamo per la gestione dei nostri file (Aperture, Lightroom, ecc.), e in questa fase del lavoro dobbiamo stabilire se vanno effettuate operazioni di postproduzione sulle immagini come modificare l’esposizione, il contrasto o il colore, ed eventuali effetti.

Tutte le lavorazioni sulle immagini vanno effettuate in questa fase perchè stiamo lavorando su file RAW con una profondità colore di 14bit, quindi possiamo intervenire senza problemi.

3 – Esportazione dei file

Dopo aver effettuato tutte le lavorazioni sugli scatti, dobbiamo esportarli per poterli utilizzare in un software di editing non lineare per l’assembleggio del video vero e proprio.

A questo punto dobbiamo decidere se esportare i frame alla risoluzione nativa o se abbassarli, e quale tipo di file esportare.

Possiamo anche esportare dei JPEG a bassa risoluzione in modo da assemblare un preview veloce.

4 – Assemblaggio

Il passo successivo è quello di assemblare il video vero e proprio.

Per fare questo utilizziamo un software di editing non lineare (Final Cut, Avid, Premiere, ecc.), oppure un software molto più semplice per l’assemblaggio di una sequenza di frame (Time Lapse Assembler, ecc.).

Una volta assemblati tutti i frame possiamo effettuare delle manipolazioni come crop, panning, zoom, ecc.

5 – Esportazione

Questa è la fase finale del nostro lavoro.

Dopo aver terminato la fase di editing e postproduzione del filmato dobbiamo esportarlo nel formato corretto (risoluzione, formato, codec, ecc.) a seconda dell’utilizzo del filmato (Broadcast, DVD, YouTube, Web, ecc.).

Esempi di Time Lapse

Esempio di Hyper Lapse

In questo caso la fotocamera è fissata sul cruscotto di un’automobile, quindi è da considerarsi un hyper lapse.

Esempio di Star Trails

Questo è un time lapse realizzato puntando la fotocamera verso la stella polare, montato successivamente con la tecnica “star trails”.

Esempio di Time Lapse

In questo caso la fotocamera è montata su di un treppiede e posta di fronte al forno.
La sequenza visualizza in pochi secondi la cottura di 45 minuti di una torta.

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